Ruxolitinib, il cui nome commerciale è Jakavi, è un inibitore della tirosina chinasi e, più specificamente, della Janus chinasi 1 (JAK1) e della Janus chinasi 2 (JAK2), che sono chinasi mirate a JAK. Ruxolitinib è utilizzato per il trattamento di alcune sindromi mieloproliferative come la mielofibrosi. Viene anche utilizzato per il trattamento della malattia di Vaquez (poliglobulia essenziale o policitemia vera o rubra), caratterizzata da poliglobulia e un aumento del volume totale delle cellule del sangue.

Il gruppo Novartis, che commercializza Jakavi, ha iniziato a studiare gli effetti di questo farmaco sulla Covid-19 causata da SARS-CoV-2. Lo scopo di questo studio clinico è determinare se ruxolitinib potrebbe mitigare le potenziali complicazioni della Covid-19 e coinvolge pazienti con shock citochinico correlato alla Covid-19. Questo studio clinico di Fase III si basa sul fatto che la via JAK-STAT è fondamentale per molti processi biologici legati all'immunità e all'infiammazione, inclusa la mobilizzazione di una risposta citochinica.