SARS-CoV-2 - Test sierologici per la ricerca e lo sviluppo
Il coronavirus recentemente identificato, il SARS-CoV-2 (2019-nCoV), ha portato alla polmonite (COVID-19). Il SARS-CoV-2 appartiene al genere dei betacoronavirus, che comprende anche il SARS CoV (2003) e il MERS CoV (2012). Come tutti gli altri coronavirus, il genoma del SARS-CoV-2 (2019-nCoV) codifica per la proteina spike, la proteina dell'involucro, la proteina di membrana e la proteina del nucleocapside.
Sono disponibili diversi metodi per rilevare la presenza di CoV-2-SARS nei campioni. I 3 principali sono la RT-qPCR, che consiste nel rilevare la presenza di RNA virale utilizzando sonde e primer specifici per alcuni geni virali, l'immunocromatografia (test rapido), che consiste nel rilevare la presenza di anticorpi diretti contro gli antigeni del SARS-CoV-2, e infine la tecnica ELISA.
Ma cominciano ad emergere nuovi metodi, come il RT-LAMP, che consente di amplificare rapidamente il genoma del virus e di visualizzarne la presenza o l'assenza mediante una colorazione specifica. Questa tecnica richiede meno di un'ora e poche attrezzature.