Il tessuto ferito avvia una serie complessa e strutturata di eventi per riparare l'area danneggiata: si tratta della cosiddetta guarigione della ferita. Questi eventi possono includere una maggiore vascolarizzazione grazie a fattori angiogenici, un aumento della proliferazione cellulare e della deposizione di matrice extracellulare e l'infiltrazione di cellule immunitarie infiammatorie come parte del processo di distruzione del tessuto necrotico. Il processo di guarigione della ferita inizia quando le cellule si polarizzano sulla ferita, iniziano la protrusione, migrano e chiudono l'area della ferita. Questi processi riflettono il comportamento delle singole cellule e dell'intero complesso tissutale.
Lo svantaggio dei saggi "scratch wound" è l'assenza di un'area definita della ferita o di uno spazio tra le cellule. Queste ferite variano in dimensioni e larghezza, impedendo risultati coerenti e creando variazioni da pozzetto a pozzetto. Inoltre, il test della "ferita da graffio" spesso danneggia le cellule sul bordo della ferita, impedendo la migrazione delle cellule nel sito della ferita e la cicatrizzazione.
I nostri kit per il saggio di guarigione delle ferite superano questa incongruenza fornendo inserti trattati brevettati che possono generare un campo di ferite o uno spazio definito. Le cellule vengono coltivate fino a formare un monostrato intorno all'inserto. L'inserto viene rimosso, lasciando un "campo di ferita" aperto di 0,9 mm tra le cellule. Le cellule possono essere trattate e monitorate in questa fase per la migrazione e la proliferazione nel campo della ferita. La progressione di questi eventi può essere misurata mediante l'imaging di campioni fissati in momenti specifici o mediante microscopia time-lapse.