La colorazione di Von Kossa è ampiamente utilizzata in istologia per rilevare la presenza di depositi di calcio anomali nell'organismo. Il principio di questa colorazione si basa sulla trasformazione dei sali di calcio in sali d'argento: gli ioni di calcio, legati ai fosfati, vengono sostituiti da ioni d'argento apportati da una soluzione di nitrato d'argento. Posti sotto una fonte di luce, i fosfati d'argento subiscono una degradazione fotochimica che porta all'osservazione di depositi di argento metallico. La controcolorazione con rosso nucleare permette di colorare i nuclei delle cellule in rosso e il loro citoplasma in rosa.
Questa colorazione è utile per la diagnosi di calcinosi (es. condrocalcinosi, nefrocalcinosi, calcinosi cutanea...). Può anche essere utilizzata per rilevare le calcificazioni nei tumori.
La colorazione di Von Kossa può essere utilizzata su tutti i tipi di tessuto che possono presentare depositi di calcio anomali. Il più delle volte sono interessati le articolazioni, i vasi sanguigni e i reni.